Nuovo Test Integrato Quantitativo per COVID-19 mediante ricerca anticorpi IgG / IgM

L’infezione da SARS-Co-2 coronavirus si contrae attraverso le vie respiratorie. Mentre il virus penetra nell’organismo quest’ultimo inizia la produzione di anticorpi che, seppur presentando un andamento piuttosto variabile da soggetto a soggetto, a grandi linee, secondo quanto oggi si conosce sulla storia naturale della risposta immunitaria all’infezione da virus SARS-Co-2 (1,2,3,4,5,) trattandosi di un virus respiratorio, presentano generalmente l’andamento qui di seguito descritto:

  • Le prime immunoglobuline, dette di superficie, sono le IgA, perché prodotte a livello delle mucose respiratorie, porta di ingresso del virus. Benché i dati in letteratura siano esigui ed in parte controversi, sulla base delle conoscenze di immunologia e per analogia con altre simili infezioni si ritiene che la loro comparsa sia poco più precoce delle IgM e sembrerebbe che tendano a negativizzarsi ancora prima di queste.
  • Immediatamente dopo (quasi contemporaneamente) compaiono le IgM, marcatore di fase acuta, in quanto si tratta in genere del primo anticorpo prodotto dal sistema immunitario in risposta ad un’infezione. Ciò avviene dopo circa 10 giorni dall’infezione. Questa classe di immunoglobuline, secondo quanto oggi risulta dalle suddette osservazioni scientifiche, scompare dopo circa 60/80 giorni dall’infezione. Mano a mano che il tempo passa i linfociti B si perfezionano e si trasformano in plasmacellule che formano gli anticorpi mirati “specializzati” per poter distruggere quel determinato virus. Questi sono gli anticorpi di classe G.
  • Le IgG compaiono per ultime e sono, infatti, prodotte in fasi più tardive nel corso dell’infezione, in genere due settimane dal primo contatto. Esse rappresentano un buon marcatore di una risposta immunitaria attiva e competente. Questa classe rimane da sola dopo circa 60/80 giorni dalla infezione.
Validation of immuno chromatographic assay rapid test on the determination of anti‐IgM‐IgG coronavirus 19 antibodies (Covid‐19). Katia Margiotti; Marina Cupellaro; Alvaro Mesoraca; Sabrina Emili and Claudio Giorlandino . ALTAMEDICA reserch unit‐ Roma American Journal of infectious Disease March 26,2020 (submitted)

IL TEST:
Sulla scorta e secondo le indicazioni dei riportati studi scientifici, per avere un quadro completo e il più preciso possibile della presenza o meno di immunoglobuline e per conoscere l’andamento della risposta individuale alla eventuale infezione si è disegnato un test integrato che valuti insieme all’aspetto umorale (risposta immune) anche il quadro infiammatorio mediante il dosaggio della Proteina C reattiva ultrasensibile che permette un esame accurato dello stato infiammatorio del soggetto.

LA RISPOSTA ANTICORPALE QUANTITATIVA DELLE IMMUNOGLOBULINE DI CLASSE M e G.

Il dosaggio degli anticorpi che noi associamo è la più completa ed accurata oggi possibile.

PROTOCOLLO DIAGNOSTICO CONSIGLIATO: 


FAQ – Domande e risposte

Che vantaggio ha il test integrato rispetto al semplice test sugli anticorpi?
Il test integrato presenta l’indiscusso vantaggio di indagare sulla presenza, anche iniziale di una condizione di infiammazione e in particolare di vasculite che sappiamo di essere presente anche in una prima fase della malattia anche quando gli anticorpi sono assenti.

Tutti i soggetti producono la stessa risposta anticorpale? No.
La risposta anticorpale è “soggetto-specifica”. Non tutti i soggetti hanno quindi la stessa risposta agli anticorpi e il diagramma riportato rappresenta uno schema esemplificativo della risposta media dei soggetti sani.
Soggetti immunodepressi hanno una risposta più tardiva o addirittura assente.
Soggetti con un sistema anticorpale particolarmente efficiente hanno in genere una risposta molto brillante e, come avviene per tutte le infezioni, possono non avere sintomatologia.

Il test va ripetuto?
Su giudizio del medico curante il test può essere ripetuto, allorché rimanessero dei dubbi sulla sua interpretazione o nella sua valutazione della risposta anticorpale del soggetto. Si consiglia comunque di ripeterlo a distanza di 15 giorni se si ritiene di poter essere stati esposti all’infezione in tale periodo.

Se scopro di avere gli anticorpi già presenti non rischio più nulla?
Se si riscontra un’alta positività agli anticorpi IgG ovviamente si è molto protetti dal virus e la possibilità di sviluppare una malattia è bassa. La contemporanea persistenza delle IgM sta a significare che l’infezione data da meno di 2 mesi.

Il test sugli anticorpi mi dice se sono portatore dell’infezione?
No, ti dice se si è stati a contatto con l’infezione. Questa potrebbe ancora essere persistente nelle prime fasi soprattutto se il test risulta positivo per le IgM.

Se questo test risulta negativo, vuol dire che io non ho contratto l’infezione?
Vuol dire che non hai contratto l’infezione da 5 /10 giorni. E’ infatti noto che nei primi  giorni ci sia un’infezione che non ha ancora suscitato la comparsa di anticorpi.

Se questo test risulta positivo mi dice che io sono protetto dalle infezioni?
La positività del test vuol dire che il virus è già stato contratto e stai sviluppando una resistenza. Se sono positive le IgM vuol dire che il virus è stato contratto da meno di 10 giorni dalla primaria esposizione. Se invece cominciano ad essere presenti le IgG vuol dire che la risposta anticorpale ormai si è attivata da almeno 15 giorni. Le IgG proteggono dal virus e portano a guarigione.

Si può essere infettati una seconda volta?
Dai dati della letteratura sembrerebbe che si può essere infettati anche più volte ma, come avviene per il virus citomegalico, la risposta dei propri anticorpi è massiccia e quindi parrebbe, dalle segnalazioni riportate, che la malattia non si sviluppi oppure si sviluppi in modo lieve.

Ho sentito parlare di Sofa Score, che cosa è? Il SOFA è uno score, che indica l ostato della malattia da Covid-19. Esso si basa sostanzialmente su quattro elementi: lo stato mentale alterato, la frequenza respiratoria aumentata oltre 22 atti respiratori al minuto e il livello della pressione arteriosa sistolica, cioè la massima, inferiore a 100 millimetri di mercurio ed il valore del D-dimero elevato. E’ per questo che, si consiglia di eseguire tale valutazione ogni volta che ci troviamo con anticorpi positivi, PCR e Interleuchina 6 aumentate.

BIBLIOGRAFIA:

  • Validation of immuno chromatographic assay rapid test on the determination of anti‐IgM‐IgG coronavirus 19 antibodies (Covid‐19). Katia Margiotti; Marina Cupellaro; Alvaro Mesoraca; Sabrina Emili and Claudio Giorlandino . ALTAMEDICA reserch unit‐ Roma American Journal of infectious Disease March 26,2020 (submitted)
  • Serological immunochromatographic approach in diagnosis with SARS-CoV-2 infected COVID-19 patients Pan Y, Li X, Yang G, Fan J, Tang Y, Zhao J, Long X, Guo S, Zhao Z, Liu Y, Hu H, Xue H, Li Y.. In: J Infect. 2020 Apr 10
  • Profile of Specific Antibodies to SARS-CoV-2: The First Report Zeng Z, Chen L, Pan Y, Deng Q, Ye G, Li Y, Wang X.  In: J Infect. 2020 Apr 10.
  • Profile of Specific Antibodies to SARS-CoV-2: The First Report Xiao DAT, Gao DC, Zhang DS.. In: J Infect. 2020 Mar 21.  In: J Infect. 2020 Mar 21.
  • Learning from our immunological history: What can SARS-CoV teach us about SARS-CoV-2 Henrickson SE?  In: Sci Immunol. 2020 Apr 3;5(46).
  • SAA and PRC as biomarker to distinguish the severity and prognosis of Coronavirus Disease 2019 Li H, Xiang X, Ren H, e coll. in J Infect. 2020 Apr 8; Ling W.  C-reactive protein levels in the early stage of COVID-19. In Med Mal Infect. 2020 Mar 31.

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