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consulenza nutrizionale
DIETA E NUTRIZIONE
Un po’ di alfabeto?

  Dieta nell’etimo greco e nei suoi significati:    diaita

  1. tenore, modo, genere, regola di vita (lt. Cultus victusque, riguardo allo spirito e al corpo).
    Vita del tutto priva di affanni. Anche nel significato di mutare modo di vivere (Erodoto e Tucidide).
  2. regime prescritto dal medico; dieta (Ippocrate). Bibliografia.: L. Rocci – Vocabolario Greco – Italiano – Ed. 2011

 

LA DIETA COS’È?

Oggi nell’accezione comune e quotidiana del termine s’indica, come dieta, quel regime alimentare che è prescelto o indicato da un professionista per conseguire un risultato (riduzione del sovrappeso/obesità, ingrassamento, fabbisogno di periodi specifici della vita quali: accrescimento, gravidanza, senescenza…).

Molto più correttamente, invece, si dovrebbe definire DIETA: la prescrizione medica che “ordina” quali cibi consumare ed in quale quantità in stretta relazione ad un soggetto malato di una patologia dismetabolica, cardiovascolare, renale, infettiva (diabete, ipertensione, insufficienza renale acuta e cronica, epatite virale, cirrosi epatica, iperlipemia….), così come ci indica, solo 2.400 anni fa, il grande Maestro Ippocrate.

Ed ancora la Scuola salernitana:

La Scuola salernitana tutta scrive al Re degli inglesi: Se vuoi vivere incolume, se vuoi vivere sano, prenditi cura di alleggerire i pesi, non ti abbandonare all’ira, sii veramente parco, e modesto nel cenare, alzati dopo i pasti; rifuggi dal sonno pomeridiano, non trattenere né le urine e le feci. Se bene osserverai queste cose, sì, per lungo tempo vivrai.
Se non vuoi i medici, i tuoi medici siano queste tre cose: mente felice, riposo, moderata dieta.

Ed ancora i filosofi:

Ciò che per taluni è cibo per altri è veleno (Lucrezio: De rerum natura).

Siamo ciò che mangiamo (L. Feuerbach).

DIETA? SOLO SE NECESSARIA.

La Dieta e la conseguente dietoterapia sono un atto medico, una prescrizione cioè l’ordine con cui il medico impone o proscrive certi cibi in funzione della presenza di una patologia, dismetabolica, cardiovascolare, infettiva…quale misura terapeutica primaria essenziale o coadiuvante le altre misure terapeutiche adottate.

In sintesi la DIETA è parte integrante e coadiuvante, talora è l’unico rimedio, in un piano terapeutico per il trattamento di un soggetto riconosciuto malato.

Per concludere la DIETA è una prescrizione medica destinata ai soli soggetti ammalati.

In genere la stessa parola DIETA evoca immagini impositive e coercitive, volte alla restrizione calorica (fame, rinunce, sacrifici…), quindi, per sua stessa natura difficilmente prolungabile nel tempo.


LA NUTRIZIONE COS’È?

Una delle funzioni fisiologiche fondamentali ma delle quali è indispensabile premessa e consiste nell’assicurare un adeguato apporto energetico (aspetto quantitativo) ed un corretto e proporzionalmente bilanciato apporto di nutrienti (proteine, carboidrati, lipidi, vitamine, sali minerali, oligoelementi, fibra).

La Nutrizione umana riguarda tutti i soggetti sani che, migliorando il proprio asset nutrizionale conseguono l’obiettivo di ridurre la propria probabilità percentuale di ammalare, eliminando o diminuendo tutti i fattori di rischio (sovrappeso, sottopeso, obesità di 1° grado non complicata…). Riguarda anche tutti quei soggetti sani che vengono a trovarsi in un particolare “momento di impegno e/o mutamento metabolico” (gravidanza, senescenza, accrescimento…)

 MA… SOLO QUESTO?

L’ATTO NUTRIZIONALE è una consapevole scelta in quantità e qualità di cibi e bevande composti in pietanze a secondo della disponibilità al consumo, abitudini e tradizioni alimentari, valenze culturali, sociali, economiche, emotivo – simboliche, in genere omogenee per gruppi etnico – religiosi.

RICORDIAMO: il primo atto fisiologico del neonato, dopo aver respirato, è la suzione del LATTE MATERNO!

RICORDIAMO ANCHE come le appartenenze etniche e religiose abbiamo indirizzato la nutrizione d’interi gruppi di popolazioni:

  • Islam: proibizione di carni suine e tutte le bevande a componente alcolica. Ramadan.
  • Ebraismo: pane azzimo, alimenti kosher, divieti di consumare carni e latte insieme. Festa della Pasqua.
  • Cristianesimo: divieto delle carni il venerdì, digiuni nelle vigilie, Quaresima. Alimenti e dolciumi tipici nelle feste di Natale e Pasqua.
  • Induismo: forte tendenza al vegetarianesimo con esclusione totale delle carni rosse.
  • Antropofagismo: acquisizione delle qualità dell’avversario attraverso il cibarsi delle sue carni.

Come deve essere una corretta nutrizione? Ricca, sana, equilibrata, adeguata.

  • Ricca: per meglio dire completa in grado, cioè, soddisfare tutti fabbisogni metabolici sia in senso energetico che qualitativo. E questo è assicurato da un’alimentazione quanto più possibile variata. Ricordiamo sempre che non esiste alcun alimento in se che faccia “bene” o “male” ma tutti concorrono, come gli strumenti di un’orchestra, nel suonare la sinfonia della salute. L’errore consiste solo nella frequenza e nella quantità in cui un singolo alimento è consumato.
  • Sana: ponendo particolare cura nello scegliere alimenti di stagione che hanno subito una corretta conservazione e filiera distributiva, ponendo anche cura nel confezionamento culinario dei cibi al fin di conservarne freschezza, sapori e composizione chimica.
  • Equilibrata: garantire un apporto sufficiente in corretto rapporto percentuale fra nutrienti (proteine, carboidrati, lipidi, vitamine, sali minerali, acqua).
  • Adeguata: in sintesi perfettamente corrispondente alle necessità dettate dai nostri fabbisogni metabolici.

Scopi e obiettivi di un’alimentazione ricca sana, equilibrata e adeguata.

Garantire un’alimentazione in grado di soddisfare i tutti i fabbisogni, fisici e psichici, in modo di assicurare che la popolazione sana resti tale, non correndo il rischio di malnutrizione in difetto [denutrizione (magrezza….), ipovitaminosi (rachitismo, pellagra…)] o in eccesso (sovrappeso ed obesità).

Migliorare il livello di prevenzione primaria affinché la popolazione sana corra il minor rischio possibile di ammalare diminuendo il rischio di contrarre le patologie dismetaboliche e/o cardiovascolari, neoplastiche tipiche dell’alimentazione delle società del “benessere”.

Occasioni alimentari
Ordinarie:
alimentazione quotidiana articolata su episodi (3-5) di tipo individuale o collettivo.
Straordinarie: occasioni ludico-conviviali, alimentazioni coatte in occasioni della fruizione di mense o alimentazioni collettive in situazioni di disagio sociale o lavorativo.

NUTRIZIONE? CERTAMENTE SÌ!!!!

Complesso di consigli e raccomandazioni con cui il nutrizionista indica al governo le linee di politica agro alimentare affinché la popolazione sana possa disporre al consumo della sufficiente quantità e qualità di alimenti tali da ridurre al minimo la probabilità di ammalare.

Complesso di consigli e raccomandazioni con cui il nutrizionista indica al singolo il modello nutrizionale personalizzato ed adeguato ai propri fabbisogni metabolici.

Bibliografia

 

ALTAMEDICA Main Center Roma
Viale Liegi 45 – 00198 Roma
Dott.Vincenzo Barretta
Resp. del Servizio di Nutrizione Umana

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