ROMA – La dolce attesa è emozionate per i futuri mamma e papà ma allo stesso tempo può essere ricca di insidie. Nei nove mesi di gravidanza infatti sono diversi i controlli da fare, tra esami del sangue ed ecografie, per monitorare la salute della donna e del bambino, e non è escluso che per mettere a freno ansie e paure si ecceda. E così, oltre alle visite dal ginecologico, aumentano anche le spese per esami diagnostici ripetuti con cadenza mensile. “Fondazione Altamedica ha stanziato dei fondi per dare la possibilità alle donne in gravidanza di fare alcuni test a titolo gratuito- spiega Claudio Giorlandino, direttore generale dell’Italian college of fetal maternal medicine- Tutte le donne che faranno ecografie ostetriche nei centri Altamedica avranno infatti la possibilità di eseguire gratuitamente il prelievo per la ricerca di Toxoplasmosi, Rosolia e Citomegalovirus, con un risparmio di quasi 200 euro. Un’iniziativa volta ad incentivare la prevenzione delle malattie infettive in gravidanza e a salvaguardare la salute del bambino”.
Il progetto ‘Eko-Torc’ è stato appena avviato e proseguirà fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Le ecografie sono tutte quelle ostetriche, dal primo al terzo trimestre (ad esclusione di ecocardio e di flussimetria), per le quali le cliniche Altamedica offriranno test senza spese per Toxoplasmosi, Rosolia e Citomegalovirus, le tre più importanti malattie infettive in gravidanza. Se dopo aver fatto il prelievo, emergesse qualche problema sulle risposte, il centro è a disposizione per eseguire ulteriori controlli.
“Le patologie infettive in gravidanza stanno aumentando in modo significativo e la loro contrazione è tra le cause più frequenti di anomalie fetali- prosegue Giorlandino- Di conseguenza un monitoraggio attento in gravidanza è importantissimo per escludere la trasmissione al feto. Se non si è protetti, i tre esami vanno ripetuti una volta ogni mese, il Citomegalovirus invece non lascia protezione quindi bisogna ripeterlo sempre. E in caso di esito positivo possono essere adottate tempestivamente alcune terapie. La diagnosi precoce può salvare il feto”.
Fonte: http://www.dire.it/23-10-2018/256135-malattie-infettive-gravidanza-analisi-gratuite/
Al riscontro dei dati suddetti (anticorpi positivi, Proteina C ultrasensibile elevata, Interleuchina aumentata) si consiglia caldamente di procedere all’esame del D-Dimero. Questa analisi diviene imperativa se compaiono i primi segni del cosiddetto SOFA score, che si basa sostanzialmente su quattro elementi: lo stato mentale alterato, la frequenza respiratoria aumentata oltre 22 atti respiratori al minuto e il livello della pressione arteriosa sistolica, cioè la massima, inferiore a 100 millimetri di mercurio ed appunto il valore del D-dimero elevato.
Tutta la più recente Letteratura internazionale (ultime settimane) si sta concentrando sulla patogenesi iper-coagulatoria del virus quale causa principale dell’evoluzione sfavorevole della malattia e sull’impiego, il più precocemente possibile, della terapia eparinica. Il dosaggio del D-dimero rappresenta oramai, in ogni paziente portatore ella malattia Covid-19, in ogni centro clinico, il più importante dato di semeiotica laboratoristica per scoprire l’inizio e la progressione della microtrombosi determinata dalla malattia.
Il D-dimero è infatti un frammento proteico della fibrina, derivato dalla sua degradazione e rilevabile nel sangue in caso di fibrinolisi. La sua determinazione trova indicazione clinica nella diagnosi e nel monitoraggio delle sindromi da ipercoaguilazione. Ed in particolare della temibile complicanza del Covid-19: la coagulazione intravascolare disseminata. La misurazione può presentare alta sensibilità ma bassa specificità ed il risiltato deve essere sempre interpretato dal medico curante nell’ambito del quadro generale ai fini dell’introduzione della terapia con eperina.
BIBLIOGRAFIA
Abstract: The potential risk factors of older age, high SOFA score, and d-dimer greater than 1 μg/mL could help clinicians to identify patients with poor prognosis at an early stage.
Authors:Fei Zhou 1 , Ting Yu 2 , Ronghui Du and coll. Clinical Course and Risk Factors for Mortality of Adult Inpatients With COVID-19 in Wuhan, China: A Retrospective Cohort Study; Lancet . 2020 Mar 28;.
Abstract: Anticoagulant therapy mainly with LMWH appears to be associated with better prognosis in severe COVID-19 patients meeting SIC criteria or with markedly elevated D-dimer.
Authors: Ning Tang , Huan Bai , Xing Chen and coll. Anticoagulant Treatment Is Associated With Decreased Mortality in Severe Coronavirus Disease 2019 Patients With Coagulopathy; J Thromb Haemost 2020 Mar 27.
Abstract: Coagulopathy in corona virus infection has been shown to be associated with high mortality with high D-dimers being a particularly important marker for the coagulopathy.1 In the latest paper from the same group, the use of anticoagulant therapy with heparin was shown to decrease mortality as well.
Author: Jecko Thachil.The Versatile Heparin in COVID-19. J Thromb Haemost . 2020 Apr 2.
Abstract: Severe coronavirus disease 2019 (COVID-19) is commonly complicated with coagulopathy, the difference of coagulation features between severe pneumonia induced by SARS-CoV2 and non-SARS-CoV2 has not been analysed (…) The 28-day mortality of heparin users were lower than nonusers In COVID group with D-dimer > 3.0 μg/mL (32.8% vs. 52.4%, P = 0.017)
Authors: Shiyu Yin , Ming Huang, Dengju Li , Ning Tang Difference of Coagulation Features Between Severe Pneumonia Induced by SARS-CoV2 and non-SARS-CoV2 J Thromb Thrombolysis . 2020 Apr 3.